
MERCATO FMCG - 10 Ottobre 2024
Nel mercato del vino italiano, l’e-commerce sta diventando sempre più rilevante, offrendo ai consumatori una vasta gamma di opzioni per acquistare le migliori etichette DOC, DOCG e IGT direttamente online.
Ma quanto sono diversi tra loro i principali siti di vendita di vino?
Vale la pena esplorare le differenze tra le loro offerte, soprattutto in termini di prezzo, per capire quali piattaforme offrono le migliori opportunità per i vari segmenti di consumatori.
In questa analisi, ci siamo focalizzati su otto dei principali e-commerce di vino, osservando il loro assortimento nei primi nove mesi del 2024.
La domanda a cui vogliamo rispondere è semplice ma cruciale:
I siti di e-commerce del vino offrono esperienze simili o ci sono differenze significative nel mix di prezzo?
Abbiamo segmentato i vini italiani DOC/DOCG/IGT in cinque fasce di prezzo, dalla categoria “Entry” (fino a 10€/Lt.) fino alla fascia “Super premium” (oltre 100€/Lt.), per evidenziare le scelte dei vari operatori. L’obiettivo è mettere in luce le analogie e le differenze tra i principali player del settore e aiutare gli appassionati di vino a fare acquisti più consapevoli.
Come vedremo, le risposte sono tutt’altro che scontate.
Diverso mix di fasce prezzo
Osservando il grafico, possiamo notare le seguenti evidenze:
- forte differenza nella quota display (ovvero il numero di osservazioni di prezzo sul totale) per la fascia “Inf. 10€”: Svinando, Bernabei ed Etilika sono i siti che danno più spazio a questa fascia di primo prezzo (rispettivamente 32.1%, 22.7% e 18.5%), mentre tutti gli altri variano tra il 9% e il 12%;
- la fascia che più trova d’accordo i diversi siti è quella che ha maggior visibilità, ovvero la fascia tra i 10€/Lt. e i 20€/Lt: la quota display si attesta tra il 45.5% di Bernabei e il quasi 60% di Enoteca Esselunga;
- decisamente allineato anche il display della fascia successiva, tra i 25€ e i 50€ al litro: pur trovandoci già su un livello di spesa non proprio per tutte le tasche, abbiamo un display che varia tra il 10.4% di Svinando e il 22% di Xtrawine;
- dove registriamo le maggiori differenze, invece, è nelle due fasce premium: si va infatti dal 2.6% di Svinando all’11.4% di Xtrawine per la fascia 50€-100€, mentre per la fascia top (superiore ai 100€ al litro) notiamo come Bernabei, Etilika e Tannico offrano un discreto assortimento, che va invece ad assottigliarsi per Xtrawine e Callmewine, per essere quasi del tutto irrilevante per gli altri operatori.

(YTD2024@set; Quota display, Fasce prezzo in €/Lt.)
Conclusione
Dall’analisi del mix di prezzi dei principali e-commerce di vino italiani, emerge chiaramente che non tutti gli operatori adottano le stesse strategie di posizionamento di prezzo.
- Svinando e Bernabei, puntano maggiormente su fasce di prezzo entry-level
- Xtrawine e Callmewine mostrano una maggiore diversificazione anche nelle fasce premium. Questa differenziazione può riflettere non solo le scelte strategiche di ciascun sito, ma anche i profili dei clienti che mirano ad attrarre.
Per i consumatori, queste informazioni possono essere preziose per orientarsi meglio nel mercato online del vino, individuando più facilmente il sito e-commerce che offre l’assortimento migliore in base al loro budget e alle loro esigenze.
Con la crescente competizione tra questi operatori, comprendere le dinamiche di prezzo diventa fondamentale per fare acquisti più consapevoli e ottenere il massimo valore dalle proprie scelte. L’analisi suggerisce che, anche se ci sono tendenze comuni, ciascun sito ha una propria identità ben definita nel modo in cui presenta e promuove i vini italiani DOC/DOCG/IGT. Questo dimostra come il mercato del vino online sia tutt’altro che omogeneo, offrendo invece una vasta gamma di opzioni adatte a diversi tipi di consumatori, dagli appassionati di vini economici ai veri intenditori di etichette pregiate.
Questo studio è stato realizzato con In-Store POINT WEB, il modulo WEB di In-Store POINT, per il monitoraggio e la comparazione prezzi e assortimenti dei siti di e-commerce nel mondo dei beni di largo consumo (FMCG)