MERCATO FMCG - 20 Aprile 2022
Caro energia e inflazione sono due concetti che purtroppo già dalle ultime settimane del 2021 sono associate alla parola aumento con un impatto considerevole purtroppo anche nel carrello della spesa degli italiani.
Si è trattato di incrementi in parte previsti e sui quali gli organi competenti stavano attivamente lavorando: quello che non poteva essere previsto, invece, è il secondo evento epocale in due anni, ovvero lo scoppio della guerra in Ucraina. Al di là di tutte le dovute considerazioni di ambito etico, geopolitico e umanitario, ci focalizziamo in questo report sul monitoraggio dei temuti colpi di coda che dal punto di vista puramente economico ci minacciano in termini di costi dei beni al consumo.
In questo studio abbiamo analizzato il prezzo medio dei principali siti di e-commerce della GD e dei volantini promozionali, mettendo l’attenzione sulle quattro settimane dal 24 gennaio al 20 febbraio, con le quattro settimane seguenti, che sono purtroppo state teatro del conflitto ancora in atto.
Per la composizione del nostro ‘carrello di guerra’ ci siamo concentrati sulle merceologie appartenenti al Largo Consumo Confezionato (LCC):
Alimentare
- Acqua
- Olio Oliva
- Caffè macinato
- Zucchero
- Burro
- Pasta di Semola
- Latte fresco
- Farina
- Mozzarella
- Pane lunga/media conservazione
- Tonno
- Vino da tavola
- Passata di pomodoro
- Riso bianco
- Cura persona/Baby
- Pannolini
- Bagno-Doccia Schiuma
- Shampoo
- Latte per l’infanzia in polvere
- Cura casa
- Bucato Lavatrice
- Detergenti grandi superfici
- Detersivo per Lavastoviglie
- Pet care
- Cibo gatti
- Cibo cani.
La Grande Distribuzione attutisce gli aumenti sui volantini promozionali
Dall’analisi dei nostri dati, che abbiamo raccolto grazie al monitoraggio continuativo di assortimenti e prezzi di un ampio panel di siti di e-commrce , emergono subito due importanti evidenze:
- i paventati aumenti di prezzo sembrano essere stati in qualche modo assorbiti dalla GD: vediamo infatti come a totale paniere, il delta di prezzo medio tra i due periodi considerati veda un aumento dello 0.6% sui flyer promozionali, e dell’1.8% sul più ampio assortimento dei siti di e-commerce della GD
- i comportamenti tra i due canali di vendita, se vogliamo considerare il volantino come un’importante vetrina che contribuisce in modo sostanziale al “drive-to-store” nel fisico, non sono uniformi, nel senso che le entità degli aumenti e addirittura il segno degli scostamenti variano per la stessa Sottocategoria
In particolare, per questa seconda evidenza, vediamo dal grafico successivo come delle 24 Sottocategorie analizzate ve ne siano 22 che hanno subito variazioni contemporaneamente nei due canali (Pane e Mozzarella non si sono mossi sul web) e più precisamente:
- 5 in cui a salire è il Flyer e a scendere è il Web
- 7 dove sale il Web e scende il Flyer
- 6 in cui l’aumento di prezzo si verifica su entrambi i canali
- 4 dove la diminuzione è sempre su entrambi.
Cosa è accaduto a livello di Sottocategorie?
Ci focalizziamo ora solo sulle categorie dove si sono rilevate le evidenze più significative:
- La Farina: il tanto paventato aumento non si è ancora verificato sul web con una variazione in aumento di solo lo 0.5%. È sul Flyer promozionale che invece i prezzi schizzano letteralmente in su del 14.5%
- Lo stesso comportamento lo rileviamo su Burro, Vino e Riso bianco
- Il Pet food vede il Cibo gatti salire su entrambi i canali e il Cibo cani solo sul Flyer: anche qui registriamo una molto più consistente crescita sul Flyer
- Il Flyer sembra sostenere la Prima infanzia: diminuiscono infatti Pannolini (che invece aumentano del 4.6% sul web) e Latte in polvere, con addirittura un -12.6% del Flyer contro un -1% del Web
- Stabili il Latte, il Pane a media/lunga conservazione, la Pasta e la Passata di pomodoro, con variazioni trascurabili
- Nel comparto Cura persona lo Shampoo vede diminuire il prezzo sui volantini in corrispondenza di un aumento del prezzo e-commerce, mentre Bagno/doccia schiuma aumenta su entrambi i canali.
Conclusione
Il 2022 si prospetta un anno difficile: diverse sono le evidenze del fatto che il vero “colpo di coda”, in termini di problemi di approvvigionamento e di aumento dei costi energetici, deve ancora arrivare in tutta la sua forza.
Come sostenuto anche da IRI in un recente webinar, sono due gli scenari possibili che si prospettano per il retail del largo consumo nel corso del 2022.
Il primo, vede la GD assorbire (almeno parzialmente) gli aumenti di prezzo, senza trasferirli al consumatore finale e mantenendo quindi l’inflazione effettiva di questi beni più bassa. Al contempo però, la GD stessa recupererebbe parte dei margini grazie ad una diminuita pressione promozionale, realizzata tramite minori e meno profonde azioni promo.
Il secondo, vede invece la GD trasferire gli aumenti al consumatore: questo atteggiamento permetterebbe d’altronde agli operatori di proseguire con le consuete attività promozionali in termini di numero, tipologia e profondità dei tagli prezzo.
Proseguiremo la nostra analisi con il procedere dell’anno per capire quali dei due scenari stia prevalendo.
Questo studio è stato realizzato con In-Store POINT, la nuova piattaforma di price intelligence per il monitoraggio multicanale di prezzi e assortimenti. Con In-Store POINT diventa semplice e intuitivo monitorare i volantini promozionali, i siti di e-commerce e le newsletter.
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