
MERCATO FMCG - 12 Marzo 2025
Negli ultimi anni, il mercato dei vini senza alcool ha registrato una crescita significativa, riflettendo un cambiamento nelle preferenze dei consumatori che ha portato i produttori ad investire nella diversificazione dell’offerta, con opzioni che spaziano dai vini frizzanti agli spumanti, dai bianchi ai rossi.
Questo segmento sta guadagnando sempre più spazio grazie alla crescente attenzione verso uno stile di vita salutare, alla domanda di alternative più inclusive per chi preferisce limitare o evitare l’alcool per ragioni religiose o trend globali (‘Dry January’) verso il consumo responsabile.
Tecniche come la dealcolizzazione a vuoto e l’osmosi inversa consentono di rimuovere l’alcol senza alterare significativamente i profili aromatici e gustativi del vino, realizzando prodotti che soddisfano sia i neofiti che gli intenditori.
Il mercato dei vini senza alcool sta vivendo una crescita significativa a livello globale:
- Stati Uniti: il segmento delle bevande no-alcool ha registrato un aumento del 29% in volume nel 2023 rispetto al 2024. In particolare, il vino dealcolato è cresciuto del 18%;
- Europa: in Germania, i vini no alcol stanno crescendo con un aumento del 6% in volume e del 17% in valore rispetto al 2022, con lo spumante dealcolato che raggiunge una quota del 60% del mercato. Anche il Regno Unito e i Paesi Bassi hanno un crescente interesse per questo nuovo segmento di mercato;
- Italia: l’interesse per i vini analcolici è in aumento, soprattutto tra i giovani (Millennials, la Generazione Z), anche se la produzione interna affronta sfide regolamentari che limitano la capacità dei produttori italiani di sviluppare questo segmento. Tuttavia, le vendite hanno avuto un forte incremento, +33% in volume e +39% in valore nel 2023 rispetto all’anno precedente.
Noi di QBerg ci siamo chiesti quale e quanta visibilità abbia questa nuova nicchia di mercato:
- sui volantini della GD (Iper, Super e Superette o ISS);
- sugli scaffali virtuali dei siti di e-commerce della GD;
- sui principali siti di Wine Specialist italiani.
Andiamo a scoprirlo nel report approfondito qui sotto.
Visibilità ancora limitata, ma tendenza al rialzo
È quanto scaturisce dall’analisi della quantità di osservazioni (ovvero di prodotti esposti con prezzo) sui tre canali sopra citati a partire dal gennaio 2023.
Possiamo infatti affermare che, da semplice “apparizione di nicchia”, dalla metà del 2024 vi sia stata una vera e propria esplosione.
Tre i fenomeni caratterizzanti:
- un andamento esattamente speculare sul web, sia che si tratti di GD che di Wine Specialist: cambiano solo le numeriche, più nutrite per i Wine Specialist, ma gli andamenti sono esattamente sovrapponibili. Lo stesso si può dire, dagli ultimi mesi dell’anno, anche per il Flyer ISS;
- si nota, in tutti e tre gli andamenti, il buco a dicembre 2024. In prossimità delle festività natalizie, è ancora troppo importante dedicare lo spazio (che sia volantino o e-commerce) all’offerta tradizionale;
- sul Flyer ISS la quasi totalità delle osservazioni è costituita dagli Spumanti analcolici. Sul Flyer, il Vino analcolico fatica a trovare spazio.

(Y2023-24-25 t.d.: N. totale osservazioni)
Ancora pochi i marchi in esposizione
L’analisi che segue mostra, sempre nel periodo 2023 a oggi (febbraio 2025), i marchi che hanno avuto più visibilità nei tre canali analizzati.
Di solito, nelle analisi di Top10 che facciamo per altre categorie di prodotto, possiamo segmentare, appunto, tra primi cinque o dieci marchi, follower, etc: in questo caso, non si arriva nemmeno a dieci marchi presenti per avere il 100% di display.
Oltre a questa evidenza, che ci conferma che i marchi citati siano i più innovativi, almeno nella forza di spingere un prodotto quanto meno controverso in un mercato che della tradizione fa un punto d’onore, vediamo come i vari canali siano caratterizzati, salvo qualche eccezione, da marchi diversi.
Segno di scelte commerciali diverse da parte dei marchi stessi? Oppure esito di accordi con il trade che dedica ancora troppo poco spazio a questo mercato?
Intanto le previsioni indicano che il mercato delle bevande no e low alcol supererà i 12 miliardi di euro nei prossimi anni, con una crescita continua trainata dall’innovazione e dal lancio di nuovi prodotti.
In sintesi, il mercato dei vini senza alcool sta attraversando una fase di espansione dinamica, con opportunità significative per produttori e distributori che sapranno adattarsi alle nuove esigenze dei consumatori e alle tendenze emergenti nel settore delle bevande.
Continuate a seguirci nelle nostre analisi di monitoraggio di questo interessante nuovo trend internazionale per avere tutti gli strumenti necessari per comprendere il mercato, i competitor e sfruttare tutte le possibilità di crescita a breve e a lungo termine.

(Y2023-24-25 t.d.: Quota Qp4, Quota display)
Questo studio è stato realizzato con In-Store POINT, la nuova piattaforma di price intelligence per il monitoraggio multicanale di prezzi e assortimenti. Con In-Store POINT diventa semplice e intuitivo monitorare i volantini promozionali, i siti di e-commerce e le newsletter.
Contattaci per saperne di più.