MERCATO HI-TECH - 26 Marzo 2024
L’indice sintetico IPT (Indice dei Prezzi Tecnologici) è a quota 113,82 che denota un trend ambivalente a marzo 2024.
Prezzi stagnanti vs il mese precedente: un aumento congiunturale di +0,37 punti di IPT, conferma come da tre mesi a questa parte i prezzi dei prodotti tecnologici negli store italiani siano quasi cristallizzati, dopo la decrescita negli ultimi 4 mesi del 2023
Prezzi in decisa discesa anno su anno: a marzo 2024 rispetto allo stesso mese del 2023, per il terzo mese consecutivo, i prezzi scendono (-3.64 punti di IPT). E’ la prima volta negli ultimi 5 anni che viene registrata una contrazione tendenziale per tre mesi consecutivi dei prezzi
Le categorie tecnologiche
Nonostante un panorama diviso fra stasi congiunturale e regresso tendenziale, ben tre categorie di prodotti tecnologici hanno raggiunto a marzo il loro massimo storico dei prezzi al pubblico:
- Home Entertainment (146,39 +3,56 punti mese su mese e +26,04 anno su anno);
- Networking\Smart Home (120,21 +9,51 e +18,37);
- PED (125,46 +1,59 e +3,76).
Insieme a quella dei Wearable (2,18 rispetto a febbraio e +7,73 rispetto a marzo 2023) sono state le uniche a far rilevare un incremento dei prezzi sia su base mese che su base anno.
Le altre categorie di prodotti hanno invece registrato tendenze eterogenee:
- le Periferiche IT, il Trattamento Aria e la Telefonia Mobile registrano incrementi mese su mese varianti fra +1,5 e +2 punti di IPT, ma hanno anche manifestato una debolezza nel confronto anno su anno, più marcato per la Telefonia Mobile (-7,23) e più contenuto per le altre due categorie, variante nell’intorno dei -1,5 punti;
- Foto e Telefonia Fissa riescono a mantenere in crescita il prezzo (rispettivamente +0,42 e +0,93) ma cedono in maniera marcata nel confronto con i prezzi di un anno fa (-22,82 e -9,04);
- in contrazione congiunturale anche gli Accessori AV e soprattutto il Trattamento Acqua (-13,00): entrambe tuttavia hanno prezzi ancora elevati rispetto a dodici mesi fa (+17 punti);
- quasi invariati i prezzi per AudioVideo (-0,57 e -0,25 anno su anno);
- gli Elettrodomestici, sia a libera installazione che Built-in, non evidenziano variazioni di rilievo vs febbraio, ma hanno ridotto i prezzi rispetto a 12 mesi di circa 3,50 punti;
- Hardware è l’unica categoria a far segnare contrazioni consistenti mese su mese (-1,04) e anche, e soprattutto, anno su anno (-8,14 punti di IPT).
Le famiglie tecnologiche
Passando ora ai singoli segmenti di prodotti tecnologici con i maggiori incrementi e diminuzioni a marzo su base mese, emerge una segmentazione messa in atto dai retailer:
aumentano i prezzi dei prodotti che si rivolgono prevalentemente a giovani e single;
Tra febbraio e marzo aumentano di prezzo molti prodotti che si rivolgono ad un pubblico giovane:
- con più di 5 punti di IPT: Assistenti vocali e i prodotti per Capelli, entrambi al loro massimo storico anche a livello tendenziale (+18,37 e +6,36);
- in una fascia variante fra 3,50 e 4,50 punti, App per la Cucina, Sistemi HiFi, Consolle per Videogiochi e Lavatrici Built-in;
- fra i 2 e i 3 punti di IPT aumentano i prezzi di Macchine caffè, Stampanti Multifunzione Smart Watch, e Videocamere, con quest’ultimo segmento che raggiunge per pochi decimali, il suo massimo storico a 107,85 punti.
Di contro, come anticipato, fra le maggiori diminuzioni congiunturali a marzo si riscontra una prevalenza di prodotti domestico\familiari:
- tra -1 e -2 punti di IPT Piani cottura, Asciugatrici, Notebook e Diffusori Audio;
- nella fascia di contrazione fra -2 e -4 punti Forni MW, Condizionatori Aria, DVD player e Rasoi Donna;
- Congelatori Built-in (-5,38) e Scaldabagni (-13,00) che continuano a far registrare prezzi elevati rispetto a dodici mesi fa (rispettivamente +32,77 e + 17,68).
I segmenti di prodotti tecnologici che maggiormente hanno contribuito alla discesa dell’indice tendenziale questo mese sono:
- PC Desktop, Monitor e Telefoni VOIP (circa 13 punti di IPT) e Telefoni cellulari e Cordless, Stampanti BN (circa -8 punti di IPT). Prodotti utilizzati soprattutto negli ambienti domestici SOHO;
- Frigoriferi Built-in (-9,04) e di Digital camera (-22,82) vs un anno fa;
- Tablet (-40,24 punti) a causa dell’uscita dall’esposizione di prodotti della fascia prezzo altissima di prezzo;
- Smart Watch Health&Fitness (-15,06) per l’ingresso di nuovi modelli nella fascia prezzo bassa.
Pochi ma consistenti gli aumenti a livello tendenziale:
- Sport Watch (+13,64 punti rispetto a dodici mesi fa);
- Aspirapolvere e Grooming, che raggiungono il loro massimo storico dei prezzi esposti nei punti vendita.
Le evidenze rilevanti
La contrazione dei prezzi su base anno e la stagnazione dei prezzi su base mese è dovuta a due fattori principali:
- a continuazione di una deflazione inerziale dei prezzi. Il confronto con i massimi raggiunti proprio nel primo trimestre 2023, evidenzia prezzi minori dei prodotti, ma non ancora da stimolare in maniera efficace la domanda;
- la capacità di resilienza dei retailer.
I retailer stanno cercando di superare la cautela dei consumatori per gli acquisti nel 2024, effettuando, almeno a marzo, delle segmentazioni che potrebbero aumentare i profitti, anche se difficilmente potranno portare aumenti consistenti nei volumi di vendita.
Come?
- incrementando i prezzi dei prodotti tecnologici targettizzati prevalentemente ai giovani (Assistenti vocali, prodotti per Capelli, ecc.);
- cristallizzato i prezzi dei prodotti per famiglie (in primis Elettrodomestici).
L’auspicio dei retailer è quello che i consumatori si adattino ai prezzi attuali (la stagnazione dei prezzi nel primo trimestre lo conferma), ma se gli acquisti di prodotti tecnologici non dovessero aumentare nel secondo trimestre, bisognerà chiedersi:
“Qual è il prezzo atteso dai consumatori?”
In definitiva, potremmo assistere nei prossimi mesi a un tiro alla fune sul prezzo (reale\atteso) fra retailer e consumatori, che corre il rischio di durare fino all’estate e di rallentare le vendite, con indotti e potenzialmente negativi effetti sulla produzione e l’occupazione.
Nota metodologica
L’Osservatorio Prezzi QBerg si pone l’obiettivo di evidenziare l’andamento dei prezzi del comparto tecnologico nei negozi fisici (STORE) in Italia. L’Osservatorio Prezzi è basato sull’Indice dei Prezzi Tecnologici.
L’Indice dei Prezzi Tecnologici (IPT) è un indicatore sintetico (base gennaio 2020=100) che misura la variazione nel tempo dei prezzi di un insieme di 16 categorie e 54 sottocategorie di prodotti tecnologici (si veda allegato) acquistabili dai consumatori italiani all’interno di punti vendita fisici di tre diversi Canali: Catene di Elettronica, Gruppi di Acquisto di Elettronica e Ipermarket.
I prezzi dei prodotti tecnologici sono rilevati mensilmente dalla rete field di QBerg in 270 punti vendita in 19 regioni del territorio nazionale.
Il calcolo dell’IPT generale avviene aggregando tutti i prezzi di tutti i brand di tutte le 16 categorie e 54 sottocategorie di prodotto esposte all’interno dei punti vendita sottoposti a rilevazione mensile, e calcolando successivamente una media di tutti i prezzi stessi.
L’aggregazione così effettuata consente di analizzare i dati per:
– Indicatore sintetico assoluto (IPT)
– Variazione congiunturale dell’IPT (variazione dell’indice IPT rispetto al mese precedente)
– Variazione tendenziale dell’IPT (variazione dell’indice IPT rispetto al corrispondente mese dell’anno precedente)
– Variazioni congiunturali e tendenziali per categorie e sottocategorie di prodotto
La diffusione dell’IPT avviene nell’ultima settimana di ogni mese.
L’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Covid-19 e i relativi DPCM hanno impedito la rilevazione dei prezzi nel mese di Aprile 2020.
Questo studio è stato realizzato con QPoint, la nuova piattaforma di price intelligence per il monitoraggio multicanale di prezzi e assortimenti. Con QPoint diventa semplice e intuitivo monitorare i volantini promozionali, gli scaffali dei punti vendita fisici, i siti di e-commerce e le newsletter.