MERCATO FMCG - 11 Aprile 2022
Solo pochi mesi fa mai avremmo potuto immaginare di pensare all’e-commerce della GD, esperienza partita realmente da poco e ancora in pieno sviluppo, con l’aggettivo di “tradizionale”. Ma, come sempre succede, sono le innovazioni a spostare i confini e le relative classificazioni.
Da pochi mesi in Italia operano, nel mercato dell’e-commerce food&grocery alcuni player che si caratterizzano con l’etichetta di Q-Commerce: la “Q”, che sta per “Quick”, rappresenta la caratteristica principale di questi retailer, che promettono la consegna della spesa a casa in tempi rapidissimi.
Aveva iniziato per prima Amazon, con il servizio PrimeNow! poi evoluto in Amazon Fresh: grazie alla consegna in due ore: si sono poi aggiunti altri tre importanti player, due esteri e uno italiano, che si stanno attrezzando rapidamente per mantenere uno standard di consegna ancora più rapido, al di sotto dei trenta minuti.
Una delle promesse più allettanti di questi operatori è la consegna delle bevande fredde: perfetto per una festa, una cena tra amici organizzata all’ultimo minuto, magari davanti alla partita di calcio.
Il contesto di analisi
Il vino, quindi, è una parte sicuramente rilevante dell’offerta di questi operatori: abbiamo voluto, in questa pillola informativa, fare una fotografia di cosa un consumatore, nell’area metropolitana di Milano, avrebbe trovato nella settimana dal 14 al 20 marzo relativamente all’offerta di Vino. Parliamo di solo Vino a denominazione, italiano o estero: abbiamo quindi escluso il vino da tavola, il vino liquoroso, spumanti e champagne.
Da una parte, l’offerta di Q-Commerce, in cui abbiamo inserito a buon titolo anche Amazon Fresh; dall’altra, l’offerta dei principali siti di e-Commerce GD che operano su Milano.
L’assortimento
Iniziamo subito dicendo che la profondità degli assortimenti dei retailer di Q-Commerce è molto inferiore, in numerica di referenze e marchi trattati, a quella della GD: si distacca solo Amazon Fresh, che propone uno scaffale un po’ più ampio rispetto agli altri tre operatori Q-Commerce più propriamente detti.
Colpisce però (positivamente, aggiungiamo noi con un po’ di campanilismo) la perfetta somiglianza tra la Quota display del Vino italiano rispetto al Vino estero: sia sui siti della GD che su quelli di Q-Commerce la quota differisce di meno di mezzo punto percentuale, con i Q-Commerce che propone in quota più vino estero.
I prezzi
Le differenze invece arrivano quando si considerano i prezzi. Come mostra il grafico seguente, l’offerta dei siti della GD vede una sostanziale comparazione di prezzo medio tra vino italiano ed estero; sui siti di Q-Commerce, invece, vengono proposti vini esteri ad un prezzo di circa l’80% più caro degli italiani.
Ma soprattutto colpisce la differenza GD vs Q-Commerce: il posizionamento degli italiani vede il Q-Commerce più caro di oltre 3€, e gli esteri di oltre 11€.
È ovvio: quando si parla di vino sono le scelte assortimentali a fare la differenza. Registriamo comunque due fatti:
- Sulle (relativamente poche) referenze condivise tra i GD e Q-Commerce, quest’ultimo è più caro del 7.36%;
- Il Q-Commerce, nel suo scaffale “più corto”, predilige vini, sia italiani che esteri, con un posizionamento decisamente più alto.
Questo studio è stato realizzato con QPoint, la nuova piattaforma di price intelligence per il monitoraggio multicanale di prezzi e assortimenti. Con QPoint diventa semplice e intuitivo monitorare i volantini promozionali, gli scaffali dei punti vendita fisici, i siti di e-commerce e le newsletter.